Chianti, la denominazione fiorentina si prepara alla prossima edizione del QWine Expo, porta di accesso per un mercato cinese sempre più attento alle produzioni italiane.
È previsto per giovedì 20 aprile, presso il Museo della vite e del vino di Montespertoli, l’incontro tra la delegazione politica di Zhejiang (Cina) e il Consorzio del Chianti. Un appuntamento che, stando alle parole del direttore del consorzio fiorentino Marco Bani sarà utile a “suggellare ancora una volta un legame fondamentale, quello tra la Toscana e la Cina. L’Asia è un partner di estremo valore in questo lungo viaggio, di narrazione ed esportazione, che porteremo avanti anche in futuro con sempre più convinzione. Negli anni è aumentata la sensibilità verso i sapori toscani, ne vengono apprezzate le caratteristiche e le identità. Un percorso che continueremo per rafforzare il nome del Chianti non solo in Italia e in Europa, dove è già assoluto protagonista, ma in tutto il mondo“.
Guardando alla prossima edizione della fiera QWine Expo, cui il consorzio partecipa fin dalla prima edizione, Bani afferma che “dopo la forzata assenza del Consorzio da eventi promozionali o partecipazione a fiere sul territorio cinese dovuta alla pandemia ci auguriamo che con il prossimo autunno si possa tornare a essere presenti su questo mercato, che ha delle potenzialità enormi. Peraltro, sui vini australiani, molto presenti sulle tavole cinesi vengono applicati dazi importanti per cui dobbiamo approfittare del momento positivo”.
“La quinta edizione della Zhejiang Qingtian Overseas Chinese Expo di novembre – dice Lin Xia, segretario generale del Qingtian County Commitee – è un evento internazionale di negoziazione economica, commerciale e di investimento, e il nostro invito è rivolto a tutti i leader, i proprietari di aziende vinicole e gli imprenditori cinesi d’oltremare a partecipare a questo importante incontro per discutere di cooperazione e futuro insieme. Il nostro obiettivo è quello di rendere l’Overseas Chinese Expo la più autorevole e la più grande fiera del vino in Asia e un’importante piattaforma per le transazioni di merci, il commercio di servizi e la cooperazione negli investimenti tra Cina e Italia”.