UIV e Federvini unanimi nell’esprimere soddisfazione per il voto in ComAgri, che porterà al voto in Parlamento Europeo, che mantiene il vino nell’alveo delle protezioni riservate alle indicazioni geografiche.
Il mondo del vino italiano plaude all’esito del voto a Strasburgo in Commissione Agricoltura dell’Europarlamento, relativo alla Riforma delle indicazioni geografiche.
Tra i punti cardine contenuti nella storica riforma – portata avanti dal relatore Paolo de Castro e appoggiata anche dagli altri eurodeputati italiani – si distinguono la presenza del vino all’interno della riforma, la definizione di vini Igp, la protezione dei nomi geografici contro possibili evocazioni (come, per esempio, la questione del Prosek) e le nuove disposizioni volontarie sulla sostenibilità del vino.
Ora l’iter prevede, prima dell’estate, la discussione in sede plenaria del Parlamento Europeo e infine – entro l’anno – gli incontri del trilogo (Parlamento, Commissione e Consiglio) per approvare definitivamente il nuovo testo unico europeo sulle produzioni di qualità.
SODDISFAZIONE UIV
“Tutti gli emendamenti, fortemente richiesti e condivisi da UIV, hanno riscontrato oggi in ComAgri esito positivo – commenta l’Unione Italiana Vini – e questo è motivo di plauso nei confronti di un’istituzione europea che ha ben recepito l’importanza del nuovo regolamento Ue sui prodotti Dop e Igp”.
“Il pericolo di tenere disancorato il vino dal sistema di protezione dei prodotti di qualità è stato scongiurato – aggiunge l’associazione che rappresenta l’85% dell’export italiano di vino – e questa è la vittoria più importante ma non l’unica. La Riforma permetterà di fare passi avanti notevoli in materia di protezione delle denominazioni in ambito internazionale, di chiarimento delle regole produttive sui vini a Igt e di semplificazione delle procedure relative ai disciplinari”.
FEDERVINI: “PROTEZIONE RAFFORZATA”
Anche Federvini plaude all’ottimo lavoro degli eurodeputati italiani. “Si tratta di un passaggio cruciale per il futuro del settore vitivinicolo europeo e, più in generale, di tutte le eccellenze agroalimentari di qualità”, dicono da Roma.
“Gli emendamenti approvati – dichiara la presidente Micaela Pallini – rappresentano un’occasione unica per arrivare a un riassetto generale della normativa, colmando le lacune che alcuni recenti accadimenti avevano messo in luce, come testimoniano il caso Prošek e gli attacchi all’Aceto Balsamico di Modena da parte di Slovenia e Cipro. Ringraziamo il Parlamento Europeo per l’attenzione mostrata ai comparti rappresentati da Federvini, in particolare per la volontà di riaffermare la centralità del settore vitivinicolo all’interno del nuovo regolamento unico sui prodotti di qualità, così come per aver voluto mettere in sicurezza alcune peculiarità che caratterizzano nel profondo il settore vitivinicolo italiano come la definizione di vino a IGP”.
Nel nuovo regolamento europeo sulle IG risulta inoltre evidente la volontà di snellire e semplificare le procedure di riconoscimento e modifica dei disciplinari di produzione, oltre che una tutela estesa anche ai casi di evocazioni e usurpazioni on line.
PROSECCO DOC: “RAFFORZATI CONSORZI”
Anche Stefano Zanette, presidente del Consorzio di tutela Doc Prosecco, commenta: “Devo ammettere che, una volta tanto, il nostro paese si è saputo muovere sostanzialmente compatto nel cogliere i molti vantaggi introdotti da questa riforma che dopo l’approvazione da parte della plenaria dell’EP dovrà essere discussa in sede di “trilogo”, tavolo al quale ci aspettiamo giunga forte e chiaro, attraverso il Consiglio, l’orientamento favorevole del nostro Governo”. In sintesi, l’importanza del progetto va individuata nel rafforzamento del ruolo dei Consorzi di tutela, nell’aumentata protezione delle IG anche in relazione alle “menzioni tradizionali”, nella semplificazione delle procedure e nell’introduzione del tema della sostenibilità, non solo ambientale, nelle filiere.