Intervista al presidente della FIVI sui temi caldi di questo 2023, aperto con un trend positivo per i vignaioli indipendenti.
“Il vino è un prodotto rurale, che nasce come parte della dieta quotidiana: forse bisognerebbe ritornare a quella dimensione e a quella semplicità, per educare a un consumo responsabile e limitare l’abuso”. Così il presidente della FIVI Lorenzo Cesconi, per il quale il legame con il territorio è la chiave di volta per una corretta lettura del vino.
“I vini dei Vignaioli sono per loro natura strumenti validissimi per definire un modello di consumo consapevole – sottolinea – quando si beve un vino di Vignaiolo, si è portati a conoscere un pezzo di territorio e di storia italiana, oltre alla cultura e alla personalità del produttore, e questa attenzione prevale inevitabilmente sulla ricerca dell’ebbrezza fine a se stessa. Lo abbiamo visto al Vinitaly, ne abbiamo prova evidente al Mercato dei Vini, che quest’anno si svolgerà a Bologna l’ultimo week end di novembre: chi ama il vino dei Vignaioli vuole sapere cosa beve e lo fa in modo curioso, attento e responsabile”.

l’area dei vignaioli FIVI al 55. Vinitaly
Nel frattempo, mentre il 2023 mostra buoni segnali per il mercato, l’agenda FIVI ruota attorno a tre nodi principali: l’inserimento della categoria “Vignaiolo” in etichetta, le informazioni ambientali e nutrizionali e le avvertenze sanitarie, su cui Cesconi assume una posizione di allerta.
Ecco l’intervento di Lorenzo Cesconi per il podcast di Vinonews24
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