Grande soddisfazione espressa dal Consorzio di tutela, che punta a valorizzare già in etichetta il vitigno autoctono per eccellenza della costa toscana.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto ministeriale che approva la menzione Superiore per la tipologia Vermentino nel Maremma Toscana Doc. “È stato un percorso molto impegnativo ma finalmente siamo giunti all’obiettivo che ci eravamo prefissati per poter alzare ulteriormente l’asticella della cifra qualitativa e del posizionamento della tipologia Vermentino”, spiega Francesco Mazzei, presidente del Consorzio e anima di una proposta che offre ai produttori maremmani l’opportunità di valorizzare anche in etichetta dei vermentini più complessi e maturi.
“I trend di mercato – continua Mazzei – ci confermano ogni giorno l’apprezzamento per la personalità e per la qualità dei nostri Vermentini non solo per quelli freschi e di facile beva, ma anche per le versioni più importanti con processi di vinificazione complessi e periodi di affinamento più lunghi; il Vermentino a livello di complessità e longevità può essere concepito come un grande rosso e la Maremma ha una vocazione straordinaria per questo vitigno nelle sue molteplici espressioni – conclude Mazzei sottolineando che – con un mercato mondiale sempre più attento e curioso per i grandi bianchi, ci auguriamo che presto un numero significativo di aziende della nostra Denominazione inseriscano nella loro gamma il Vermentino Superiore”.
Con effetto retroattivo rispetto al riconoscimento, la tipologia Vermentino Superiore potrà essere utilizzata già dalla vendemmia 2021, a patto che le produzioni siano in linea con i requisiti previsti dal disciplinare, che chiedono almeno il 95% di uve Vermentino, il limite produttivo di 9 tonnellate a ettaro e l’immissione al consumo deve avvenire a partire dal 1° gennaio del secondo anno successivo alla vendemmia. “Il Vermentino Superiore sancisce una qualifica importante per questa varietà che negli ultimi anni è cresciuta in Maremma in maniera costante tanto che oggi rappresenta il primo vitigno a bacca bianca nella provincia di Grosseto con quasi 940 ettari di superficie vitata”, spiega il direttore del Consorzio Luca Pollini.
Nel podcast di Vinonews24 l’intervista al presidente Francesco Mazzei dal Vinitaly 2023
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