Il polo vitivinicolo veneto Tenute Leone Alato si amplia con i 13 ettari dell’azienda Duemani che produce cabernet franc, merlot, syrah e grenache con metodo biodinamico.
Il gruppo vitivinicolo veneto Tenute del Leone Alato ha acquisito l’intera proprietà di Duemani, azienda della costa toscana con vigneti in Riparbella e Castellina Marittima, fondata da Elena Celli e Luca D’Attoma, nota per la sua produzione con metodo biodinamico certificato Demeter.
Situata tra il Mar Tirreno e la macchia mediterranea, Duemani si estende per 13 ettari di cui circa 7,5 a Ortacavoli (Riparbella) impiantati nel 2001, e circa 4,5 a Bagnoli (Castellina Marittima). La capacità produttiva è pari a 60mila bottiglie e comprende Cabernet Franc, Merlot, Syrah e Grenache.
“L’acquisizione di Duemani segue la strategia del nostro polo vitivinicolo: aumentare il valore delle vendite attraverso un percorso di qualità che parte dalla localizzazione degli ettari vitati di proprietà – spiega l’ad di Tenute del Leone Alato Igor Boccardo – Le Tenute del Leone Alato devono poter contare su aziende agricole differenti tra loro, identitarie e radicate nelle regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola, come Piemonte, Veneto, Friuli e da oggi anche la Toscana. Duemani è un importante nuovo tassello nella nostra strategia di ampliamento: aggiunge all’attuale portfolio un’azienda agricola di elevato valore reputazionale a livello nazionale e internazionale. L’operazione è stata resa possibile dai traguardi di vendita che stiamo raggiungendo. La strategia per Duemani è pienamente condivisa con Elena Celli e Luca d’Attoma, e sarà nel solco della continuità”.
“Per Duemani questo cambiamento rappresenta una grande opportunità di crescita per il raggiungimento di ulteriori successi, tali da confermare il valore di un territorio e dell’azienda” fa eco Luca D’Attoma, che resterà enologo consulente.

Luca D’Attoma e Elena Celli tra i vigneti di Duemani
AGRICOLTURA BIODINAMICA NELLE COSTE TOSCANE
Duemani nasce nel 2000 da un progetto di Elena Celli e Luca D’Attoma, che hanno unito le loro diverse competenze rispettivamente di carattere commerciale e produttivo nel mondo del vino.
“La storia di Duemani non è quella di una tradizione secolare né di una realtà ricevuta in eredità, ma nasce dalla volontà di credere in un territorio incontaminato come quello di Riparbella, dove abbiamo scelto di piantare le vigne nel 2000 – racconta Elena Celli – Abbiamo subito coltivato in agricoltura biodinamica e questo ci ha permesso di mantenere e rispettare l’ecosistema che ci ha accolti. Oggi ritengo un gran successo questo passaggio di proprietà che permetterà alla Duemani di affermarsi nella sua dimensione artigianale ed unica”.
La conformazione del pendio forma un caratteristico anfiteatro di vigne in un luogo aspro, con predominanza di argilla e una forte presenza di sassi. Sole, luce e continue brezze garantiscono buone escursioni termiche, determinanti per i profumi e per una lenta maturazione. La conduzione agronomica di Luca D’Attoma ricorre ad operazioni principalmente manuali, o con trattori piccoli e leggeri per le lavorazioni del suolo e la distribuzione dei preparati biodinamici.
I vini che si ottengono, tra cui il Cabernet Franc Duemani e il Syrah Suisassi, hanno portato l’azienda a numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale come produttore biodinamico. I vini sono distribuiti per il 66% all’estero e per la restante parte in Italia.