La cooperativa più antica della regione riunisce 60 viticoltori su 80 ettari di vigneti a nord di Bolzano. Nella produzione di Cantina Andriano, chardonnay Doran, sauvignon blanc Andrius, gewürztraminer Juvelo.
Festeggia 130 anni di vita Cantina Andriano, la cooperativa più antica dell’Alto Adige, fondata il 25 aprile 1893 da 31 viticoltori del piccolo villaggio di Andriano, a nord di Bolzano, e tra le prime sorte nell’allora Impero Austro-Ungarico.
Dopo 130 anni la cantina ha conservato la sua identità e sede originaria. Oggi riunisce 60 soci che gestiscono circa 80 ettari di vigneti sulla “rive droite” del fiume Adige. Le viti, adagiate su colline disegnate da muretti a secco, godono del sole della mattina e dell’ombra nelle ore pomeridiane. Ad Andriano, grazie alla particolare collocazione orografica, ai benefici del sole si aggiungono le temperature fresche del pomeriggio e terreni calcarei ben ventilati che influiscono su una tardiva maturazione fenolica spingendo su finezza e freschezza.
I vini focus di Cantina Andriano sono interpretati dalla linea Selezioni composti da chardonnay Doran, sauvignon blanc Andrius, lagrein Tor di Lupo, merlot Gant, pinot nero Anrar e dal gewürztraminer Juvelo.
FUSIONE CON TERLANO PER GUARDARE AL FUTURO
Nel 2008 Cantina Andriano e la vicina Cantina Terlano si sono fuse con l’obiettivo di ottimizzare le potenzialità di due territori tanto differenti quanto complementari.
“La società cooperativa è divenuta nel tempo una modalità di lavoro che ha creato un modello d’eccellenza altoatesino, seguito da molte altre realtà del territorio – commenta il direttore commerciale Klaus Gasser – Esprimere al meglio la combinazione fra la collocazione geografica, il terreno e il clima, ha permesso di promuovere l’identità del posto mantenendo viva una volontà di ricerca di nuove strade per infondere alle tradizioni del passato la vitalità del presente, conservandole per il futuro”.
La consulenza agronomica fornita ai viticoltori e una tecnica di coltivazione orientata al rispetto delle naturali caratteristiche dei vitigni e del luogo sono alla base della produzione.
“Ogni singolo viticoltore è seguito per tutto l’anno dal nostro team tecnico, garantendo l’ingresso in cantina solo di uve adatte a creare vini che avranno la capacità di narrare nel calice le proprie origini”, spiega l’enologo Rudi Kofler.