Il Consorzio del Custoza ha promosso incontri di formazione con studenti degli istituti turistici e associati di Federalberghi per diffondere una nuova cultura dell’accoglienza.
Conclusa la prima parte dell’impianto formativo organizzato dal Consorzio Custoza e rivolto agli operatori – presenti e futuri – dell’ospitalità locale. Una scelta presa nella consapevolezza che lo sviluppo della Doc passi anche attraverso l’affermazione di una nuova cultura nei tanti soggetti coinvolti nella complessa filiera enogastroturistica.
Nei giorni scorsi il Consorzio ha così incontrato oltre 150 studenti di tre Istituti alberghieri, tecnici e turistici, per diffondere tra loro una nuova cultura dell’accoglienza, che sia in grado di rapportarsi a un mercato sempre più globale e competitivo. Nel prossimo futuro, in collaborazione con Federalberghi, avvierà anche la formazione diretta agli operatori della ristorazione e dell’accoglienza alberghiera di Verona e del Garda. Un ciclo di appuntamenti durante i quali saranno approfonditi temi come il ruolo del vino nella ristorazione, le tecniche di servizio, gli abbinamenti, affiancando il tutto con degustazioni di vini del territorio, tra cui il Custoza.
“Fil rouge delle nostre iniziative di formazione è la consapevolezza di quanto la nostra denominazione abbia da offrire: sia che questa consapevolezza sia tutta da acquisire, come per i giovani che scelgono di dedicare il loro percorso formativo all’accoglienza, sia che si tratti di fornire strumenti sempre nuovi agli operatori più esperti, che non possono che rafforzarne il potenziale – afferma Roberta Bricolo, presidente del Consorzio – Siamo convinti che i migliori ambasciatori di un territorio siano le persone che ogni giorno accolgono turisti e visitatori, e questo ci spinge a osservare i maître di sala, gli chef, i sommelier, ma anche gli operatori di cantina, gli enologi e i viticoltori di domani con grande attenzione. È in questa direzione che si delineerà il lavoro della commissione Giovani, istituita dal nostro nuovo CdA”.