Assegnati a Loredana Santagati di Misterbianco, Silvia Angelozzi di Alba Adriatica e Matteo Bertelà di Vigevano (under 30) i premi 2023 al Miglior Enotecario d’Italia promossi da AEPI.
Catania, Teramo e Pavia: da queste province vengono i vincitori del Concorso Miglior Enotecario d’Italia 2023.
Sul podio, per la categoria bottiglierie Loredana Santagati dell’enoteca MisterCoffee di Misterbianco, in provincia di Catania, e per la categoria enoteca con mescita Silvia Angelozzi di Bellariva Enoteca Bistrot ad Alba Adriatica nel Teramano. Ad aggiudicarsi il premio speciale dedicato al Miglior Enotecario Under 30 è Matteo Bertelà di Vigevano (Pavia) titolare di Metodo Froma Bottega.
Daniele Leopardi dell’enoteca Tentazioni di Parigi (quartiere Montmartre) è stato confermato Miglior Enotecario all’estero, premio che aveva già vinto nel 2022.
“Santagati – si legge nelle motivazioni – si è distinta per la profonda conoscenza dei meccanismi di funzionamento dell’attività, per la maturità nel governo delle fasi gestionali, per l’appassionata adesione alle prove pratiche. Silvia Angelozzi ha dimostrato una coinvolgente capacità di gestire le situazioni critiche con atteggiamento di soluzione dei problemi, per la intensa indagine dei prodotti e la loro proposizione di vendita”.

la premiazione di Angelozzi, Santagati e Bertelà
DALLA SICILIA CON PASSIONE
È Loredana Santagati porta dunque il premio in Sicilia.
Racconta di aver preso in mano l’attività familiare nata inizialmente come una torrefazione, scegliendo poi di arricchirla con la sua preparazione per migliorarla e diversificarla. Affascinata da sempre dal mondo del vino (i suoi nonni avevano una piccola produzione familiare), ha sostenuto l’esame da sommelier e in seguito quello da degustatore ufficiale.
“Questo il via per la conoscenza approfondita del mondo del vino – racconta – che mmi porterà a seguire corsi di specializzazione, tour formativi in Italia e all’estero supportati dalla una grande motivazione. Questa attività è uno stile di vita, perché non si può fare senza una grande determinatezza e passione di fondo”.
Un impegno costante. “Dedico molte energie molto ad un tipo di lavoro sicuramente difficile, che prima di tutto deve accontentare il cliente, ma che prevede anche un grande impegno commerciale e amministrativo, con budget da tenere costantemente sotto controllo. Mi piace però che i clienti si affidino ai miei consigli (e in tanto lo fanno) per scegliere un vino per una serata, per un’occasione speciale o anche solo per un aperitivo all’enoteca”.
Loredana organizza anche degustazioni a tema che vedono sempre una forte affluenza e confida che forse i motivi sono proprio la sua passione e la sua costante ricerca di prodotti interessanti ed adatti alle varie tipologie di clienti.
PROFESSIONALITÀ AL SERVIZIO DEL CLIENTE
Il concorso, promosso dall’Associazione Enotecari Professionisti Italiani (AEPI) con la collaborazione di Vinarius e il patrocinio del Masaf, è la prima iniziativa a carattere nazionale che premia la professionalità di tale figura.
Un progetto mirato a costruire una immagine ufficiale e ben strutturata dell’enotecario come riferimento imprenditoriale, da considerarsi quella di un professionista a tutti gli effetti, la cui preparazione, ospitalità e capacità di consigliare il cliente costituisce una figura completa e bene articolata.
Tanti infatti i fattori da tenere in considerazione, tra i quali per esempio la capacità di spesa dell’ospite, il gusto e la preparazione di chi si appresta a bere, il tipo di serata (romantica, tra amici o colleghi).
La giuria ha valutato la conoscenza in generale, la dimestichezza nelle fasi gestionali, la preparazione circa i prodotti e le aziende, il sapersi porre come problem solver in possibili situazioni critiche al tavolo, il tutto ovviamente con la massima attenzione al cliente.
Esperienze quindi di un manager e di un imprenditore a tutti gli effetti, che vanno dalla conoscenza vitivinicola in generale (dal tipo di terroir, ai dati tecnici di vinificazione e all’abbinamento cibo vino) a quella di saper consigliare in base al rapporto qualità prezzo o ad una occasione particolare.
“Con entusiasmo e soddisfazione devo effettivamente dire che tutti i finalisti hanno dimostrato di essere in grado di vincere, ciascuno con le proprie caratteristiche in quanto tutti eccellenti professionisti – dice il presidente AEPI Francesco Bonfio – riuscendo a raccontare alla giuria il mestiere di enotecario. Ma purtroppo il concorso deve prevedere un vincitore, di cui mi piace pensare sia “primus inter pares” che è svettato con il guizzo vincente e noi siamo qui stasera per premiare uno di loro e quindi i miei complimenti vivissimi alla vincitrice”.