L’intesa tra il marchio francese Domaine Arnoux-Lachaux e il fine wine club Crurated punta a garantire la tracciabilità di ogni singola bottiglia di vino e una maggiore diffusione nei mercati internazionali.
Il Domaine borgognone Arnoux-Lachaux ha firmato un accordo esclusivo di distribuzione diretta al consumatore (DTC) con il fine wine club Crurated, piattaforma che a due anni dal lancio serve oltre 2.500 collezionisti con ricavi oltre i 14 milioni di euro.
L’obiettivo dell’accordo è di garantire la tracciabilità di ogni singola bottiglia del marchio francese e una maggiore diffusione dei prodotti sui mercati internazionali.
L’azienda vinicola, fondata nel 1858, comprende 14 ettari di vigneti nei comuni di Vosne-Romanée e Nuits-Saint-Georges ed è gestita da Florence Arnoux-Lachaux e dal figlio maggiore Charles Lachaux.
Dopo aver firmato lo scorso anno un primo contratto di distribuzione in esclusiva con Crurated per la gamma di vini micro-négoce, ora l’azienda affiderà alla piattaforma l’intera gamma della tenuta di famiglia.
Crurated è stata lanciata nel 2021 per mettere in contatto gli intenditori direttamente con i produttori di vino di livello mondiale, con informazioni sulla provenienza di ogni singola bottiglia assicurate attraverso la tecnologia blockchain. Ciò significa che ogni bottiglia di vino Domaine Arnoux-Lachaux venduta attraverso il fine wine club verrà registrata in modo univoco attraverso un NFT (certificato digitale di possesso) a cui è possibile accedere attraverso un telefono abilitato NFC o RFID, che verifica l’autenticità della bottiglia e fornisce dettagli quali annata, posizione del vigneto e varietà. La cronologia della bottiglia viene inoltre aggiornata tramite una nuova registrazione blockchain ogni volta che il vino viene rivenduto e il token si sposta da un cliente all’altro.
“Questa connessione ci consente di comunicare la nostra filosofia di vinificazione e crea un legame più forte con gli amanti del vino di tutto il mondo”, spiega Charles Lachaux.
PIÙ CLIENTI NEI MERCATI INTERNAZIONALI
“Lo scopo di questo modello di distribuzione è aumentare i consumi dei nostri prodotti in tutto il mondo – afferma Charles Lachaux – dopo che già nel mercato francese si vendono di più rispettro a quelli di alcuni nostri concorrenti, con circa il 40% di volumi a fronte del 5-10% dei vini borgognoni in generale”.
“Con il nostro sistema – spiega il fondatore di Crurated, Alfonso de Gaetano – i produttori possono vendere al consumatore finale evitando speculazioni, perdite economiche e un numero eccessivo di passaggi”.