Vigneto veneto, attesa una buona produzione

di Antonio Tosi

I tecnici regionali fotografano piante in salute pur con qualche difficoltà dal punto di vista fitosanitario soprattutto per la flavescenza dorata. La Regione Veneto ha varato azioni di contrasto in vigneto.

Il vigneto veneto si prepara ad affrontare l’estate complessivamente in salute: dopo aver patito le basse temperature di aprile e le frequenti precipitazioni di maggio, sta facendo in questi giorni i conti con un innalzamento delle temperature e una forte umidità relativa.

Il rischio di infezioni, in particolare di peronospora, nel pieno dell’esplosione della fase vegetativa, va tenuto sotto controllo e il discorso si fa ancor più delicato se riferito ai vigneti a conduzione biologica.

Sotto il profilo produttivo, invece, le piante si presentano al momento molto rigogliose dal punto di vista vegetativo e ci sono le premesse per una buona annata produttiva.

È la fotografia sullo stato di salute del vigneto veneto scattata dai tecnici regionali e discussa nel focus Trittico Vitivinicolo Veneto dalla Regione con Veneto Agricoltura, ARPAV, CREA Viticoltura ed Enologia e UVIVE.

Dopo un 2022 in cui la flavescenza dorata si è manifestata in modo estremamente pesante soprattutto in determinati il 2023 è iniziato con buoni segnali-areali – commenta l’assessore regionale all’agricoltura Federico CanerCiò soprattutto per l’impegno collettivo profuso da tutti gli attori del settore vitivinicolo veneto che hanno fatto squadra”.

L’intensa opera di bonifica territoriale in corso è peraltro confortata dai riscontri dei primi dati stagionali ottenuti dalla rete di monitoraggio sullo scafoideo (insetto vettore della flavescenza dorata), i quali hanno evidenziato un trend di catture in decrescita su tutto il territorio regionale. Con l’arrivo del caldo, tuttavia, è necessario continuare con l’opera di estirpazione delle piante malate ed eseguire i trattamenti insetticidi comunicati dall’U.O. Fitosanitario.

Questo in un anno che sta registrando ancora una scarsa piovosità (18% in meno della media trentennale), con un deficit più marcato nelle aree collinari e pedemontane delle Prealpi.

Le tanto attese piogge cadute a maggio alla fine hanno creato le condizioni ideali per lo sviluppo di malattie fungine della vite, in particolare la peronospora, che ha richiesto un continuo monitoraggio e opportuni trattamenti.

Sotto il profilo quantitativo le piante si presentano al momento molto rigogliose dal punto di vista vegetativo e con una grande quantità di gemme, che fanno sperare in una buona annata produttiva.

L’inizio della vendemmia, al momento, dovrebbe avvenire con tempistiche in linea con le medie storiche a seconda delle diverse varietà, prevedibilmente nell’ultima settimana di agosto.

Il nemico numero uno rimane la flavescenza dorata, contro cui la Regione Veneto si è attrezzata attivando le strutture preposte ai controlli nonché istituendo un tavolo tecnico-scientifico per individuare le azioni più efficaci di contrasto alla sua diffusione. La profilassi sta al momento dando riscontri positivi.

il vigneto veneto è in salute, nonostante qualche difficoltà

il vigneto veneto è in salute, nonostante qualche difficoltà

FENOLOGIA IN LINEA, MALATTIE DELLE PIANTE PRESENTI MA SOTTO CONTROLLO
Nel Veneto centro-occidentale, nell’area di Bardolino e Custoza, al momento la situazione si presenta difficile: le piogge frequenti e di maggio hanno accentuato le problematiche e creato le condizioni per una forte pressione delle malattie fungine. Di conseguenza si registra una diffusa presenza, superiore alla norma, di peronospora e oidio. Non si segnalano invece particolari attacchi parassitari e anche la presenza di flavescenza dorata è sporadica.

Anche nell’area del Valpolicella la fenologia delle piante si presenta in linea rispetto alla media storica. Dal punto di vista fitosanitario, si segnalano problemi di peronospora con evidenti manifestazioni che hanno coinvolto anche il grappolo, in particolare nei vigneti biologici soprattutto quando coltivati in aree con condizioni favorevoli allo sviluppo del fungo. Discreta la presenza anche dell’oidio, mentre è meno presente la flavescenza dorata. I vigneti risultano ben dotati dal punto di vista produttivo, senza particolari differenze tra le tre varietà principali.

Anche nell’areale del Soave la fenologia delle piante si può considerare in linea con le consuete tempistiche, mentre dal punto di vista produttivo l’annata si presenta buona con aspettative leggermente superiori rispetto alla passata stagione. Buone e inaspettate anche le performance dei vigneti che la passata stagione hanno avuto problematiche di stress idrico.

Per quanto riguarda gli aspetti fitosanitari, le frequenti precipitazioni hanno creato qualche problema ai viticoltori nella gestione delle malattie fungine, con diffusa peronospora e oidio in particolare nelle zone collinari, ma senza danni. Al momento si registra un incremento di attacchi parassitari di tignoletta, così come si mantiene elevata la presenza di Scaphoideus titanus, vettore della flavescenza dorata, ma la situazione è sotto controllo.

Nell’areale del vicentino si registra ancora qualche giorno di ritardo nella fenologia della vite rispetto la passata stagione, mente dal punto di vista fitosanitario, le frequenti precipitazioni hanno creato qualche problema ai viticoltori nella gestione delle malattie fungine, in particolare della peronospora. Situazione che è comunque sotto controllo. Buona la fertilità delle gemme che risulta superiore rispetto alla passata stagione, così come la percentuale di allegagione facendo ben sperare per le prossime rese produttive.

Per quanto riguarda il Veneto centro-orientale, nei Colli Euganei la situazione in vigneto si presenta al momento buona, sia per la sanità delle uve che per la loro quantità. Le piogge frequenti delle scorse settimane hanno scongiurato le preoccupazioni di un’altra annata siccitosa: al momento le viti presentano un grande rigoglio vegetativo e buona carica produttiva. Tuttavia sono aumentati i timori degli agricoltori per lo sviluppo delle malattie fungine e quindi di maggiori problematiche fitosanitarie. Si rileva infatti una elevata diffusione di peronospora, mentre la flavescenza dorata è sotto controllo, così come gli attacchi parassitari.

Nell’ampio areale del Prosecco DOC, la Glera è nella fase fenologica di allegagione-ingrossamento degli acini. La fioritura è avvenuta con buone condizioni metereologiche e anche l’allegagione si presenta nella norma. Il livello produttivo si annuncia complessivamente buono. Le piogge di maggio, a differenza della passata stagione, hanno favorito la comparsa di alcune macchie di peronospora. La situazione è comunque monitorata.

Nell’areale del Prosecco DOCG Conegliano-Valdobbiadene, il vigneto si presenta in buone condizioni ed è buona la fertilità delle gemme. L’annata vitivinicola in corso non presenta, al momento, particolari difficoltà dal punto di vista fitosanitario. La pioggia ha favorito le manifestazioni di peronospora che sono però al momento ben controllate. Rimane alta l’attenzione verso la flavescenz, ma la situazione è comunque monitorata.

Nell’area del Veneto Orientale, delle DOC Piave, Venezia e Lison-Pramaggiore, il germogliamento delle principali varietà è avvenuto in linea con la passata stagione. La produzione si presenta buona e soddisfacente, sia considerando la fertilità delle gemme che la percentuale di allegagione.

Dal punto di vista fitosanitario, la pressione di malattie fungine è discreta ma la situazione è sotto controllo. Anche nel Veneto Orientale prosegue in questo periodo la lotta obbligatoria allo Scaphoideus titanus.

 

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