Arnaldo Caprai premio Onu ‘Welcome. Working for refugee integration’

di redazione

L’Agenzia ONU per i rifugiati ha insignito la cantina umbra Arnaldo Caprai, unica in Italia, del riconoscimento ‘Welcome. Working for refugee integration’ per l’attività di inserimento di immigrati nel mondo del lavoro.

L’azienda agricola Arnaldo Caprai di Montefalco (PG) è stata insignita dall’Unhcr (l’Agenzia ONU per i Rifugiati) per l’Italia, la Santa Sede e San Marino del riconoscimento ‘Welcome. Working for refugee integration’, unica cantina italiana ad essere premiata tra le aziende che hanno contribuito a sviluppare progetti di inclusione nei confronti di chi è stato costretto a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni, inserendo gli immigrati nel mondo del lavoro.

Dal 2016 la Arnaldo Caprai ha iniziato un percorso di collaborazione con la Caritas di Foligno e altre associazioni locali dando la possibilità a oltre 200 persone richiedenti asilo di trovare un impiego in cantina. Nell’ultimo triennio, inoltre, oltre 50 richiedenti asilo provenienti dal nord Africa hanno potuto lavorare nei vigneti di Sagrantino durante diversi periodi dell’anno. Più del 60% degli immigrati entrati in azienda ha riconfermato la presenza negli anni successivi stabilizzando la propria posizione lavorativa.

Un’attività che rientra nel Patto Globale sui Rifugiati dell’Unhcr, che chiama il settore privato a svolgere un ruolo attivo nella gestione della crisi umanitaria dei rifugiati attraverso l’implementazione di strategie di integrazione che prendano in considerazione sia i bisogni dei rifugiati stessi sia le caratteristiche delle aziende coinvolte, al fine di realizzare percorsi di integrazione condivisi e partecipativi.

Per questo motivo, a partire dal 2017, l’Unhcr ha deciso di assegnare un riconoscimento alle aziende che in Italia si impegnano per favorire i processi d’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale. Tale riconoscimento avviene attraverso il conferimento, ogni anno, del logo “Welcome. Working for refugee integration”.

Siamo onorati di aver ricevuto questo riconoscimento di grande valore etico e morale – afferma il proprietario della cantina Marco Caprai La sostenibilità di un’azienda non si declina solo a livello ambientale ed economico, perché un’impresa è parte integrante e attiva del territorio, protagonista anche della sua sostenibilità sociale.  Negli ultimi anni siamo cresciuti e abbiamo quindi avuto la necessità di manodopera, ma anche la ferma volontà di affidarci a pratiche contrattuali trasparenti, evitando di affidarci a ditte esterne per la manodopera necessaria: il welfare è un tema importante e serio per un’impresa che voglia essere realmente sostenibile”.

Arrivati in Italia con i famigerati barconi e redistribuiti nei centri di accoglienza del paese, gli immigrati che hanno trovato il loro futuro nella cantina umbra dando vita a una refugee integration “sono ragazzi che lavorano sodo, arrivano alle 6 di mattina, tanti di loro in bicicletta, facendo 6-7 chilometri, alcuni in motorino e, via via che le condizioni economiche lo permettono, in automobile. Sono una risorsa importante e spesso e volentieri sono la parte migliore dei paesi da cui scappano: molti di loro hanno studiato, ed è bello vedere che qui trovano un’opportunità, un posto in cui mettere radici. È una storia che sfata il mito dell’immigrazione che è soltanto un problema: non è così”.

ARNALDO CAPRAI: UN’AZIENDA CHE INVESTE NELLA FORMAZIONE

Il lavoro e la formazione degli addetti sono da sempre tra i focus della Arnaldo Caprai. Per questo motivo l’azienda adotta programmi di training per sviluppare il potenziale dei propri dipendenti nel medio lungo termine ed è sede del corso ITS agroalimentare dell’Umbria per il settore vitivinicolo. Nei 5 anni di corso, oltre cento studenti hanno seguito lezioni in azienda e operato direttamente in vigneto e cantina. Una dozzina è stata poi assunta al termine del percorso formativo.

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