Degustazione delle quattro referenze del Gallo Nero della storica azienda della famiglia François.
Sono 125 gli anni di storia della famiglia François al Castello di Querceto, tenuta “antica” situata in una piccola valle sulle alte colline di Greve in Chianti, a Dudda. Il filo conduttore nel lavoro della famiglia è un incessante labor limae, lento e ragionato, basato sul rispetto del territorio e sull’ascolto della vigna. Un lavoro che si basa sulla conoscenza profonda del proprio territorio e sul potenziale del sangiovese, oggi declinato in tutte le tipologie della denominazione, con l’esportazione di 500mila bottiglie in tutto il mondo.
Il Castello di Querceto, vedetta sulla via Cassia Imperiale di origine longobarda, conserva tutt’oggi l’originario aspetto medievale, mentre le proprietà si estendono su circa 190 ettari, 65 dei quali sono coltivati a vigneto, 10 a oliveto e il resto è rappresentato da boschi utilizzati soprattutto come riserva di caccia. Il Castello e i terreni che lo circondano sono luoghi carichi di storia e di suggestione.

i vigneti di Castello di Querceto
I VIGNETI, I SUOLI, LA VENDEMMIA
I filari si sviluppano sui due versanti della valle: dal passo del Sugame e, dopo Dudda, verso Lucolena e il monte San Michele con un’altezza compresa fra i 400 e i 530 metri slm. La maggior parte è stata impiantata tra il 1979 e il 1982 con piccole eccezioni di vigneti precedenti. Tra le uve rosse primeggia il sangiovese, a cui si affiancano altre varietà̀ tra cui canaiolo e colorino.
La matrice geologica del terreno è molto peculiare poiché́ fa parte di quella piccola area situata sul lembo settentrionale dei monti del Chianti costituita da scisti policromi, ricchi di manganese, ferro e metalli alcalino-terrosi che risalgono al periodo cretaceo-eocenico.
L’attività̀ colturale viene condotta con potature molto corte e diradamento dei grappoli quando necessario e solo fertilizzanti organici. La vendemmia, che si svolge normalmente tra fine settembre e fine ottobre, viene eseguita esclusivamente a mano selezionando le uve.

le cantine di Castello di Querceto
ALLE RADICI DEL CHIANTI CLASSICO
La famiglia François è tra i soci fondatori del Consorzio Chianti Classico, nel 1924, segno di dedizione e attenzione per questo vino ancora tra i suoi punti di riconoscimento. Quattro sono le referenze del Gallo Nero prodotte dall’azienda: il Chianti Classico e il Chianti Classico Riserva Castello di Querceto nascono da una selezione di tutti i vigneti dell’azienda, con una percentuale del 90% di sangiovese e il restante 10% composto da canaiolo e da piccole percentuali di antichi vitigni tradizionali della regione. La gamma si completa con i due Gran Selezione “Il Picchio”, uno dei capisaldi di Castello di Querceto, e dalla vendemmia 2017 anche “La Corte”, storico cru nato come IGT nel 1978.

Simone e Alessandro François, due generazioni della famiglia proprietaria di Castello di Querceto
Quest’ultimo è vinificato in purezza sin dai primi del ‘900 e grazie a un’intuizione di Carlo François già nel 1897 inizia la produzione da una piccola vigna particolarmente vocata. È l’antenato de “La Corte”, di cui restano ancora alcune storiche bottiglie datate 1904. La storia moderna dell’azienda inizia però con Alessandro François, pioniere del concetto di cru in Chianti Classico: è lui che sin dagli anni ’70 studia ogni singola area della proprietà̀ e, confermando l’intuizione del nonno, individua in quella stessa parcella la culla del suo primo single vineyard. “La Corte” nasce così ufficialmente nel 1978 come Igt Toscana in un vigneto di 3,4 ettari dai suoli sabbiosi e piantato a sangiovese. La vigna è situata a ben 450 metri slm e ha una esposizione a sud/sud-ovest.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
Chianti Classico Castello di Querceto 2020
Uvaggio: sangiovese 90% circa e complementari autoctoni
Vinificazione: fermentazione e macerazione in acciaio per circa due settimane
Affinamento: maturazione in cemento e acciaio per circa 8 mesi e successivo riposo in bottiglia per almeno 2 mesi
Chianti limpido, rosso rubino. Profumi prevalentemente erbacei e di frutti rossi. Al gusto si scopre più amabile, meno tannico rispetto alle attese ma abbastanza equilibrato, nonostante la sua giovane età. Un vino ideale per le serate estive, da abbinare ad affettati e carni bianche.
Chianti Classico Riserva Castello di Querceto 2019
Uvaggio: sangiovese 90% circa e complementari autoctoni
Vinificazione: fermentazione e macerazione in acciaio per circa due settimane
Affinamento: 12 mesi di maturazione in legno e successivo riposo in bottiglia per almeno 3 mesi
Vino ancora giovane, tende al granato con profumi di violetta e liquirizia. In bocca si presenta austero, più emergenti le durezze. La chiusura pulita ma poco persistente. Indicato all’abbinamento, preferibilmente con gli arrosti.
Chianti Classico Gran Selezione “Il Picchio” 2019
Uvaggio: sangiovese 95%, colorino 5%
Vinificazione: fermentazione e macerazione in acciaio per circa due settimane
Affinamento: 12 mesi di maturazione in barrique e tonneau, con successivo riposo in bottiglia per almeno 6 mesi
Annata di grande equilibrio che promette buone evoluzioni. Nuance granate. Complessa varietà olfattiva che richiama le confetture, il sottobosco, la noce moscata, il cioccolato. Buoni i tannini, con un’interessante persistenza. Da provare con carni alla brace.
Chianti Classico Gran Selezione “La Corte” 2019
Uvaggio: sangiovese 100%
Vinificazione: fermentazione e macerazione in acciaio per circa due settimane
Affinamento: 12 mesi di maturazione in barrique e tonneau, con successivo riposo in bottiglia per 6 mesi
Veste rosso granato con buona consistenza, seguita da un bouquet che dal sottobosco si sofferma sulle note del tabacco. Legno di maturazione molto presente che al palato cede al calore e alla morbidezza. Vino che può ancora evolvere mentre lo si degusta con un buon stufato.