Ufficiali le 11 UGA del Chianti Classico

di redazione

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto di modifica del disciplinare del Gallo Nero che introduce la zonazione del territorio.

Come anticipato nel corso delle recenti Anteprime, è diventato legge il decreto del Masaf che introduce 11 UGA a valere sulla tipologia Gran Selezione del Chianti Classico Docg.  Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 1° luglio, l’atto del Ministero dell’Agricoltura prevede anche una modifica ampelografica della tipologia, con la percentuale minima di sangiovese che, a partire dalla vendemmia 2027, salirà al 90% (attualmente 80%).

E’ un traguardo storico per la denominazione – dichiara il presidente del Consorzio Chianti Classico, Giovanni Manettiadesso tutti i consumatori potranno finalmente scegliere vini provenienti dalle diverse UGA e apprezzare le sfumature del territorio del Gallo Nero: un ulteriore passo per la valorizzazione delle caratteristiche distintive del Chianti Classico”.

LA ZONAZIONE DEL CHIANTI CLASSICO

Ricordiamo che le undici Unità Geografiche Aggiuntive individuate dal Consorzio Chianti Classico all’interno del proprio territorio di produzione sono: Castellina, Castelnuovo Berardenga, Gaiole, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, San Casciano, San Donato in Poggio e Vagliagli. Obiettivo dichiarato di questa modifica, che per adesso riguarderà solamente la Gran Selezione, è suddividere il territorio di produzione in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità, per arrivare ad indicare in etichetta il nome del borgo o della frazione dove il vino ha origine.

Secondo il Consorzio l’iniziativa consentirà di rafforzare la comunicazione del binomio vino-territorio, aumentare la qualità in termini di identità e territorialità, consentire al consumatore di conoscere la provenienza delle uve e stimolare la domanda attraverso la differenziazione dell’offerta. “L’introduzione del nome del villaggio in etichetta – affermò il Consorzio in occasione della presentazione del progetto – servirà infatti ad intercettare e soddisfare l’interesse dei consumatori che, in numero sempre maggiore, desiderano approfondire la conoscenza del rapporto fra i vini del Gallo Nero e il loro territorio di origine”.

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