Il progetto sociale della Marchesi Frescobaldi in collaborazione con la direzione della colonia penale sull’isola di Gorgona permette l’inserimento lavorativo di detenuti e porta nel calice le due etichette della settima tenuta italiana del gruppo.
Stando ai dati diffusi dal Cnel a inizio 2023, mentre il tasso di recidiva medio stimato su una popolazione carceraria che si attesta oltre le 56mila unità è vicino al 70%, la ricaduta tra le maglie del crimine sprofonda ad un fisiologico 2% tra i detenuti rilasciati con un contratto di lavoro. Chi dunque ha la possibilità di lavorare durante il periodo di reclusione, quando finisce di scontare la pena non torna a delinquere.
Basterebbero questi due numeri per raccontare il valore del progetto Gorgona, nato nell’agosto del 2012 dalla collaborazione tra la Marchesi Frescobaldi e l’amministrazione penitenziaria dell’isola di Gorgona, unica isola-carcere in Italia. Qui i detenuti trascorrono l’ultimo periodo di pena, lavorando a contatto con la natura per sviluppare professionalità che facilitino il reinserimento nella realtà lavorativa e sociale.
Intorno ad un piccolo vigneto, nel cuore di un anfiteatro da cui si domina il mare, inizia il progetto il cui obiettivo è permettere ai detenuti di fare un’esperienza concreta e attiva nel campo della viticoltura, con la collaborazione e la supervisione di agronomi ed enologi di casa Frescobaldi.

i vigneti di Frescobaldi sull’isola-carcere di Gorgona
L’ORGOGLIO DELL’UNDICESIMA VENDEMMIA
Con l’undicesima vendemmia – la 2023 – il progetto sociale che è stato intitolato “L’Isola che c’è” entra nella seconda decade. E come ogni anno, a giugno si è aperta la prima bottiglia del millesimo 2022 dal cru della nona Tenuta Marchesi Frescobaldi.
Gorgona è un vino bianco a base di vermentino e ansonica che nasce sull’isola-carcere istituita nel 1869. Qualcuno l’ha definito “attraente e selvaggio”, perché sa di riscatto e di speranza e voglia di rivalsa, non per nulla alcuni degli ex-detenuti rimangono a lavorare nelle tenute di Frescobaldi o in aziende agricole di altri territori dopo la fine della pena.
“Questo progetto ci rende ogni anno più orgogliosi – rimarca Lamberto Frescobaldi, presidente della Marchesi Frescobaldi – Abbiamo l’opportunità unica di portare nel calice quest’isola straordinaria. Nel Gorgona ci sono profumi e sapori, l’amore per l’isola, la cura e la passione dell’uomo, la speranza di una vita migliore, l’influenza del mare e un ambiente meraviglioso. A Gorgona c’è l’unicità della terra e di un progetto che non finisce mai di regalare emozioni e di renderci orgogliosi”.
Dal 2012 Frescobaldi per il sociale, prima ancora di essere un vino, è un progetto pluriennale che nasce dalla collaborazione con la Direzione della colonia penale.

il presidente di Marchesi Frescobaldi Lamberto Frescobaldi
GORGONA 2022 E GORGONA ROSSO
L’etichetta di Gorgona vuole essere “l’edizione straordinaria” dell’isola, raccontandone ogni anno un aspetto differente. Con Gorgona 2022 i tecnici di Frescobaldi hanno voluto concentrarsi sulla straordinaria biodiversità che questa minuscola isola riesce a custodire. Gorgona nasce infatti su un terreno ferroso, da un piccolo vigneto di due ettari esposto ad est e protetto dai venti, dove le varietà vermentino e ansonica sono da sempre le protagoniste indiscusse.
Gorgona 2022, con il suo giallo che ha i riflessi dell’erba d’estate, porta al naso è un’esplosione di flora mediterranea con fiori bianchi e zagara, camomilla e ginestra. Non mancano sentori di frutta esotica, mitigati però da toni iodati e da sfumature agrumate di cedro e mandarino. In bocca è sapido e allo stesso tempo avvolgente (l’affinamento si percepisce), con una persistenza che è allo stesso tempo frutto di complessità e freschezza.
Oltre al capostipite bianco Gorgona, i Frescobaldi hanno varato nel tempo anche un progetto in rosso. Gorgona Rosso vede la luce con la vendemmia 2015 da alcuni filari di sangiovese e vermentino nero, coltivati in biologici. Il vino viene affinato poi in orci in terracotta toscana.