L’ex pornostar Selen, al secolo Luce Caponegro, presenta Selengiovese, una nuova linea di bottiglie create per lei dall’imprenditore ravennate Giulio Petronici: un sangiovese, una cuvée bianco e un passerina brut.
L’ex pornostar Selen, al secolo Luce Caponegro, apre un nuovo capitolo della sua vita in cui Venere e Bacco si incontrano. La sexy icona degli anni ‘90 si lancia nel business del vino e presenta la sua nuova creazione, Selengiovese, un marchio che cela tre etichette autoctone: un sangiovese di Bertinoro, una cuvée di bianco da chardonnay e un passerina brut, già ribattezzati “vini della seduzione”, traduzione in bottiglia di quello che è stato un simbolo della sensualità e della trasgressione più ruspante, personaggio iconico dell’era analogica.
La passione per il nettare degli dei, che a quanto pare è scattata anche in (ex) protagonisti del mondo dell’hard, da Rocco Siffredi a Savanna Samson, da Clara Morgane a Liza Del Sierra, per Selen arriva da lontano: dopo aver frequentato diversi corsi da sommelier ha deciso di firmare un vino tutto suo, deciso e grintoso come il suo carattere, che ha sfidato censure e tabù contribuendo – nell’Italia (ancora) perbenista dei primi anni ‘90 – ad alzare l’asticella del comune senso del pudore.
Ogni bottiglia di Selengiovese ha un nome diverso, manco a dirlo ispirato al mondo dell’eros: Erotico e Trasgressivo sono due sangiovese di Bertinoro; il Selen White è una cuvée ottenuta da uve chardonnay e di vitigni aromatici; la Passerina di Selen invece è un brut spumantizzato 100% da uva passerina.
A creare questa nuova linea enologica è l’imprenditore ravennate Giulio Petronici assieme al padre Claudio, che hanno trovato in Selen, da qualche anno imprenditrice nel campo del benessere e influencer, una testimonial intensa come un rosso e frizzante come un bianco perlato.
Anche le etichette sulle bottiglie non lasciano dubbi e ritraggono l’ex attrice hard in pose ammiccanti.
I vini si possono acquistare online al costo di 28 euro. La prima produzione prevede un quantitativo di 3mila bottiglie.

White, il vino bianco della seduzione di Selen
“Gli omaggi floreali sono ormai demodé – dichiara Luce Caponegro – Non esiste miglior regalo di una buona bottiglia, perché è un pensiero che racchiude in sé dichiarazioni d’amore, d’amicizia e di stima. Il vino è da sempre un mio grande amore: come diceva Ovidio, è legato alla passione, alla capacità di goderci il nostro tempo. Regalare un vino, soprattutto a una donna, è un gesto di grande eleganza”.