Consorzio Vini Etna Doc, +6,2% imbottigliato primo semestre 2023

di Antonio Tosi

Il Consorzio Tutela Vini Etna Doc segna un +6,2% di imbottigliato nel primo semestre 2023 per oltre 26mila ettolitri. Crescono Etna Bianco Doc (+19%) ed Etna Bianco Superiore Doc (+120%).

Primo semestre 2023 in crescita per il Consorzio Tutela Vini Etna Doc: 3.512.400 le bottiglie prodotte a marchio Etna Doc nella prima metà dell’anno, pari a un imbottigliato di 26.343 ettolitri, con un incremento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando la produzione si era attestata a 3.293.388 bottiglie, equivalente a 24.796 ettolitri.

In risalto le performance dei vini bianchi, a partire dall’Etna Bianco DOC (+19%) e dall’Etna Bianco Superiore Doc (+120%), tipologia riservata esclusivamente ai vini prodotti con uve coltivate nella provincia del Comune di Milo, sul versante est del vulcano.

La tipologia più imbottigliata della denominazione rimane comunque l’Etna Rosso Doc, con poco più 1,3 milioni di bottiglie, mentre si evidenzia la crescita dell’imbottigliato dell’Etna Rosso Riserva Doc.

Performance positive anche per gli spumanti, che nei sei mesi fanno segnare una crescita del 60% nella versione bianca.

Sono i numeri principali emersi dal report dell’Osservatorio del Consorzio Tutela Vini Etna DOC sulla produzione del primo semestre 2023.

I dati confermano l’ottima accoglienza che il mercato continua a riservare ai vini della nostra denominazione – commenta Francesco Cambria, presidente del Consorzio Tutela Vini Etna DocIl primo semestre dell’anno scorso era stato molto positivo e l’ulteriore crescita dell’imbottigliato nei primi sei mesi di quest’anno, nonostante la situazione economica complessiva, sia nel nostro paese che a livello internazionale, sia sempre delicata, ci dona grande fiducia e certifica la maturità raggiunta dalla nostra denominazione”.

Ed elogia i vitigni autoctoni: “il Carricante è un’uva che dà origine a vini di indubbio carattere ed energia, ricchi di freschezza e sapidità, molto rappresentativi della nostra viticoltura e sempre più amati e ricercati – sottolinea CambriaL’entrata in produzione di nuovi vigneti, impiantati prima della sospensione delle nuove iscrizioni a Etna Doc, consente una costante crescita dell’imbottigliato, ma è soprattutto il mercato a premiare la nostra produzione e a influenzare la crescita di questi dati”.

francesco cambria presidente consorzio etna doc

Francesco Cambria, presidente Consorzio Etna Doc

SITUAZIONE FITOSANITARIA SOTTO CONTROLLO
Per quanto riguarda lo stato fitosanitario delle uve, anche alle pendici dell’Etna, come in tutta Italia, quest’anno c’è massima attenzione sulla diffusione della peronospora. “L’andamento meteorologico in tutti e quattro i versanti è stato abbastanza regolare sino al mese di giugno quando, come un po’ in tutta Italia, abbiamo registrato abbondanti piogge – spiega Maurizio Lunetta, direttore del Consorzio -, cosa che ha comportato una difficile gestione dovuta al controllo della peronospora, malattia non molto frequente alle nostre latitudini e che fortunatamente si è diffusa a macchia di leopardo non interessando tutta l’area della doc. A livello generale, è molto probabile che non ci siano gravi rischi, ma l’allerta è elevata e il monitoraggio è continuo”.

Ascolta il presidente Francesco Cambria ai microfoni del podcast di VinoNews24:

 

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