Dal 28 settembre al 1 ottobre arriva a Treviso Spirits Selection, il concorso internazionale degli spiriti: record di campioni (+17%) per la 25esima edizione. In giuria 138 degustatori da 32 paesi.
Countdown per la 25esima edizione di Spirits Selection: il concorso internazionale dedicato agli spiriti arriva quest’anno in Italia, a Treviso, dal 28 settembre al 1 ottobre, con un +17% di iscrizioni.
La Francia, compresi i suoi dipartimenti e territori d’oltremare, è in cima alla classifica per numero di campioni iscritti con il 23%. Seguono la Cina (21,5%), l’Italia (10,7%), il Brasile (10,5%) e il Messico (9,5%). In totale i campioni provengono da 53 paesi.
“Quest’anno ci concentriamo sugli spiriti italiani e più specificamente sulla grappa poiché saremo in Veneto, una regione importante e rinomata per questa produzione” dichiara Thierry Heins, direttore del concorso promosso da CMB (Concours Mondial de Bruxelles).
Il panel di degustatori è costituito da 138 professionisti del settore, provenienti da 32 paesi. Prima del concorso i campioni iscritti vengono classificati in serie più omogenee possibili.
“Non mi aspettavo un tale aumento del numero di campioni, visto l’attuale contesto geopolitico mondiale e l’inflazione che già dall’anno scorso ha colpito il portafoglio dei consumatori e dei produttori – sottolinea Heins – È evidente che la reputazione del concorso, in merito a rigore e professionalità, attira nuovi produttori che desiderano riporre la loro fiducia in un evento serio. Lo Spirits Selection si rivolge innanzitutto ai consumatori, per aiutarli a scegliere tra la vasta gamma di prodotti disponibili sul mercato”.
E spiega il metodo di valutazione dei prodotti in concorso: “da diversi anni lo Spirits Selection pubblica una guida alla valutazione degli spiriti per i suoi giudici. Il manuale descrive le principali caratteristiche aromatiche, i difetti più frequenti e le tendenze in evoluzione per ogni categoria di spirito. Serve come punto di riferimento per i membri della giuria quando valutano campioni di categorie con cui hanno meno familiarità. Queste preziose informazioni consentono una valutazione più obiettiva degli spiriti. Organizziamo anche masterclass su diversi argomenti legati alle varie categorie e visite alle distillerie della regione che ci ospita”.

whisky, il re degli spirits
“Siamo consapevoli dei limiti di una valutazione sensoriale, che comporta inevitabilmente una parte di soggettività – precisa Gautier Heins, responsabile dell’analisi dei risultati – Ma nel corso degli anni siamo riusciti a sviluppare modelli di degustazione che consentono di limitare al massimo quest’aspetto. Dall’anno scorso utilizziamo, inoltre, dei tablet per le griglie di valutazione che ci permettono di avere i punteggi in tempo reale. E poiché ogni giudice può avere una visione diversa del valore assoluto di un dato punteggio, non è solo la media ottenuta per un campione a determinare l’assegnazione o meno di una medaglia: le giurie sono chiamate a deliberare su ogni prodotto di ogni serie di campioni per decidere se attribuire una medaglia o no”.