Primitivo di Manduria, più controlli in vigna

di redazione

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Doc e Docg ha ottenuto l’approvazione dal Masaf per l’incremento dei controlli in vigna e lo stop alla rivendicazione di nuove superfici fino al 2026.

Si rafforzano le misure di tutela per il Primitivo di Manduria Doc e Docg: l’Ucovip (Unione dei consorzi di tutela dei vini a denominazione di origine di Puglia), di cui fa parte il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, ha ottenuto l’approvazione dal Masaf per preservare l’integrità della denominazione attraverso un incremento delle ispezioni in vigna da parte dell’ente di controllo Agroqualità e lo stop alla rivendicazione di nuove superfici a denominazione Primitivo di Manduria Doc e Docg all’interno dei 18 comuni dell’areale fino al 2026.

Per quanto riguarda i controlli, l’obiettivo è assicurare che tutte le pratiche di coltivazione e produzione all’interno del territorio del Primitivo di Manduria siano in linea con gli standard di qualità e autenticità richiesti dalla denominazione.

Le ispezioni in vigna copriranno vari aspetti critici della produzione, con particolare attenzione alla resa dell’uva per ettaro e alla conformità al proprio fascicolo aziendale.

Lo stop alla rivendicazione di nuove superfici coinvolgerà invece tutti i nuovi impianti di Primitivo realizzati dopo il 31 luglio 2020, comprese le conversioni da altre varietà idonee diverse dal Primitivo, provenienti dal Piano Regionale di Riconversione Vigneti.

La necessità di istituire un nuovo blocco fino al 2026 per le rivendicazioni di nuove superfici vitate in continuità con il primo del 2021, è emersa a seguito di un lungo confronto con i consulenti, con le associazioni di categoria e con la Regione Puglia al fine di garantire un riallineamento tra domanda e offerta con un significativo miglioramento dei prezzi di Primitivo di Manduria Dop – dichiara Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di ManduriaCome noto, un eccesso di produzione determina inevitabilmente uno stallo, una riduzione del prezzo e delle vendite. Per cui è assolutamente necessario ripristinare la giusta relazione tra qualità, prezzo e senso di ‘coolness’. L’obiettivo dei controlli rafforzati è invece chiaramente quello di garantire che non vi siano tentativi di imbroglio”.

Con le nuove norme saranno tutelati maggiormente produttori e consumatori

vigneto di Primitivo di Manduria

Le azioni intraprese sono in linea con l’obiettivo comune, ovvero promuovere la qualità intrinseca e l’autenticità del Primitivo di Manduria Dop, riducendo il rischio di contraffazione e potenziando la promozione di questo vino iconico che rappresenta la nostra regione, dotato di un marchio globalmente riconosciuto – conclude PastorelliL’impegno di collaborare in sinergia con tutti i soggetti della filiera vitivinicola, incluse le autorità nazionali e i produttori, costituisce un punto cardine, anche verso la tutela degli interessi dei produttori stessi e dei consumatori”.

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