Argentina e Svizzera entrano nella classifica 2023 di Liv-Ex dedicata ai fine wines. Etichette di Usa e Italia diminuiscono del 50% e del 21,7%. I vini francesi i più presenti.
Argentina e Svizzera entrano nella classifica 2023 di Liv-Ex dedicata al mercato dei vini pregiati, i vini più importanti del mondo valutati in base al loro prezzo medio di scambio.
Arriva così a nove il totale dei paesi rappresentati, per una griglia che è specchio di un mercato in continua espansione da quando, nel 2017, il ventaglio è stato ampliato includendo vini provenienti da tutti i paesi del mondo e non più solo da Bordeaux.
L’Argentina è rientrata in classifica con cinque vini dopo esservi uscita nel 2021, la Svizzera invece sostituisce la Germania con un unico vino.
La Spagna ha aumentato la sua presenza del 40%, mentre i vini della Valle Centrale e dell’Aconcagua hanno portato il Cile addirittura a un +100%.
Italia e Stati Uniti, vincitori della classifica 2021, quest’anno hanno visto le loro etichette diminuire rispettivamente del 21,7% e del 50%.
In calo, seppur dominando, anche la Francia (-12.9%), l’Australia (-16.7%) e il Portogallo (-50%).
Lo scopo principale della classificazione Liv-ex rimane invariato: utilizzare solo il prezzo per determinare una gerarchia delle etichette leader nel mercato secondario.
Considerati i prezzi di alcune etichette, saliti vertiginosamente, la classifica Liv-ex ha inserito come criteri di scrematura quelli di almeno 12 scambi sui mercati e di almeno cinque annate commercializzate tra il 1 luglio 2022 e il 30 giugno 2023, prendendo in considerazione solo le ultime dieci per ciascun vino.
Ciò significa che un’annata di un’etichetta molto rara, venduta una sola volta a un prezzo molto elevato, da sola non è sufficiente per assicurarsi un posto nella classifica.
La metodologia è stata leggermente modificata a partire dal 2021 per limitare l’influenza delle annate più vecchie sul prezzo commerciale medio.

Borgogna. la regione con più etichette in classifica
DAL BORDEAUX ALLA BORGOGNA, DOMINANO I VINI FRANCESI
Nella classifica Liv-ex 2023 dei fine wines, il quinto livello, il più basso, è composto da 18 vini che rientrano nella fascia di prezzo compresa tra 425 e 532 euro (per una cassa da 12 bottiglie da 75 cl).
In questa sezione hanno debuttato quest’anno anche cinque vini italiani, di cui quattro toscani.
Il quarto livello comprende 48 vini che rientrano nella fascia di prezzo tra 533 e 745 euro.
Qui la Francia è in testa con 24 vini, seguita dall’Italia con 16, il Portogallo con tre, l’Australia con due e uno ciascuno da Spagna, Stati Uniti e Argentina. Il Bordeaux è il vino più rappresentato.
Il terzo livello, con prezzi fino a 1.150 euro, è composto prevalentemente da vini francesi e italiani.
La Francia ha aumentato la sua presenza con altri cinque vini della Borgogna, mentre l’Italia lascia il segno con due new entry dal Piemonte.
Anche qui, Bordeaux mantiene la leadership con 18 etichette provenienti dalla regione, ma si registra una maggiore diversità poiché la Francia introduce nuove regioni, con vini dalla Loira e dal Vaucluse.
Oltre a Francia e Italia, predominano i vini sudamericani con Argentina e Cile in testa.
Coerentemente con le passate edizioni della classificazione Liv-ex, il secondo livello continua ad essere il più rappresentato, con 115 vini nella fascia di prezzo compresa tra 1.170 e 4.255 euro per cassa.
Questo livello ha anche il più alto grado di diversità, con vini provenienti da Cile, Stati Uniti, Italia, Francia, Spagna, Australia e Argentina. Anche la Svizzera è entrata nella classifica con Gantenbein pinot nero.
Il primo livello è composto da 63 vini provenienti da cinque paesi.
Come previsto, la parte del leone con 47 vini viene spetta alla Francia. Tra questi, la Borgogna è al comando con 25 vini, seguita da Bordeaux e Champagne con dieci, e Rodano con due.
Ancora una volta, l’impatto della Borgogna è evidente con sei delle 12 nuove aggiunte in questo livello (39,7% del totale).
Anche le prime quattro posizioni in termini di prezzo medio commerciale sono tutte occupate dai vini della Borgogna, che registrano comunque prezzi in costante calo.
Per quanto riguarda lo Champagne, la maggior parte dei vini si trova nel primo livello (dieci etichette), mentre gli altri 12 sono nei livelli 2 e 3. La regione rappresenta il 7,4% della classificazione totale nel 2023, con prezzi in diminuzione.
Ma nonostante i prezzi siano in calo generalizzato dalla fine del 2022, il prezzo commerciale medio dei vini dello Champagne nella classificazione 2023 è molto più alto rispetto a quello del 2021, il che implica che una forte domanda sta sostenendo la performance della regione.