Vendemmia 2023, CREA: raccolta in calo fino all’80%

di Antonio Tosi

Il CREA (Centro viticoltura ed enologia) prevede un calo della raccolta fino al -80% per la vendemmia in corso. Di Lorenzo, presidente Aivv: “Urgenti soluzioni contro i cambiamenti climatici”.

La raccolta per la vendemmia 2023 in Italia potrebbe registrare un calo anche dell’80% rispetto allo scorso anno.

L’allarme viene lanciato dal Crea (Centro viticoltura ed enologia) attraverso il dirigente di ricerca Paolo Storchi, che spiega: “il 2023 ha presentato varie problematiche dovute soprattutto all’andamento climatico. Abbiamo avuto tra il mese di aprile e maggio oltre 30 giorni di pioggia che si traduce in una notevole difficoltà per le aziende. A seconda anche della gestione dei vigneti, le imprese avranno rese sicuramente differenziate. Tuttavia si stimano danni a livello di quantitativi di raccolta che vanno da un minimo del 10-20% fino al 70-80%. E questo ci dà informazioni sull’importanza dell’attenzione da porre sulla gestione della difesa dei vigneti e quindi l’importanza dei tecnici aziendali. Dove è stata fatta una gestione basata su modelli previsionali, sull’uso dei prodotti adeguati, i danni sono contenuti. Proprio un’annata come questa è importante perché ci darà delle indicazioni anche per il futuro sull’attenzione da porre ai vari aspetti della gestione del vigneto”.

"In uno scenario di cambiamenti climatici sempre più frequenti e improvvisi, tecnologia e ricerca diventano determinanti per salvare il vigneto Italia" dichiara il presidente di Aivv Rosario Di Lorenzo

Rosario Di Lorenzo, presidente Aivv

E proprio sull’urgenza di fare sistema adottando soluzioni che preservino i vigneti dai cambiamenti climatici interviene il presidente di Aivv (Accademia italiana della vite e del vino) Rosario Di Lorenzo. “Siamo di fronte a un’annata complicata con cali a macchia di leopardo – sottolinea – Si può parlare di una riduzione del quantitativo globale con differenze anche tra territori della stessa regione in alcuni dei quali i cali di produzione sono significativi e riconducibili soprattutto alla peronospora che In alcune zone è stata molto incisiva, soprattutto nell’Italia del Centro e del Sud. In uno scenario di cambiamenti climatici sempre più frequenti e improvvisi, tecnologia e ricerca diventano determinanti: il vigneto Italia deve prevenirli e affrontarli affidandosi ai numerosi tecnici che abbiamo a disposizione, in possesso di tutti gli elementi e delle conoscenze per far fronte a queste problematiche. Per quanto riguarda la qualità della raccolta, invece, i risultati sono molto soddisfacenti”.

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