Il vicepresidente di Origin Italia Riccardo Deserti è stato confermato alla presidenza internazionale di Origin, l’organizzazione delle Indicazioni Geografiche di tutto il mondo.
L’assemblea delle Indicazioni Geografiche riunitasi a Ginevra ha confermato Riccardo Deserti alla presidenza internazionale di Origin, l’organizzazione che riunisce associazioni di produttori e altre istituzioni delle IG di tutto il mondo.
Già vicepresidente di Origin Italia e direttore del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano DOP, Deserti ricoprirà la carica per il prossimo biennio.
Una conferma che arriva dopo un primo biennio di presidenza italiana (2021-2023) che ha visto Riccardo Deserti impegnato a livello mondiale nel diffondere la cultura dei prodotti Dop Igp anche in paesi emergenti e che ha condotto alla crescita del sistema portando Origin a rappresentare 577 tra associazioni di produttori e istituzioni in rappresentanza di oltre 40 paesi di tutto il mondo, avviando al tempo stesso un percorso di cooperazione internazionale.
L’assemblea che ha eletto Deserti ha radunato oltre duecento rappresentanti mondiali di gruppi di Indicazioni Geografiche, autorità pubbliche, organizzazioni internazionali, negoziatori, studi legali, organismi di controllo, aziende private e mondo accademico.
Origin Italia è stata rappresentata dal direttore Mauro Rosati.

Indicazioni Geografiche, una tutela per i prodotti tipici
“Ancora una volta il mondo delle IG ha scelto una figura italiana per essere rappresentato a livello politico ed economico nelle sedi internazionali – commenta Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia – Il lavoro di Deserti sarà fortemente appoggiato dalla delegazione italiana che già, in ambito europeo, si è impegnata fortemente sul tema della Riforma IG attualmente in approvazione, con l’obiettivo di rafforzare il peso dei consorzi di tutela, quindi il valore stesso delle produzioni e delle filiere rappresentate“.
“Per me è un grande onore essere stato confermato come presidente di Origin – dichiara Riccardo Deserti – Nel biennio precedente ho messo la mia esperienza e le mie energie per consolidare il ruolo di advocacy dell’associazione, in particolare contro le pericolose proposte di coloro che desiderano elevare il profilo dei ‘nomi comuni’ oltre a una limitata eccezione ai diritti di proprietà intellettuale riconosciuti a livello internazionale. Allo stesso modo, ho spinto Origin a mantenere il suo approccio innovativo alle Indicazioni Geografiche, ad esempio attraverso il lancio del Panel GI Trends, un’indagine volta a monitorare, su base annuale, le principali tendenze economiche e il sentiment delle IG in tutto il mondo”.
“Affinchè Origin rimanga rilevante – conclude Deserti – lavoreremo su alcune priorità chiave: consolidare i nostri sforzi di advocacy in tutto il mondo, con il sostegno diretto ai membri coinvolti nei casi di applicazione, e le nostre implicazioni sul dibattito sulla sostenibilità, l’attuazione, tramite Origin Europa, del nuovo regolamento UE sulle Indicazioni Geografiche, artigianali e industriali, nonché della prossima riforma del sistema IG, in particolare per quanto riguarda la protezione e il consolidamento dei gruppi”.