Movimento Turismo del Vino festeggia 30 anni di enoturismo

di redazione

Nato in Toscana nel 1993 con Cantine Aperte, l’enoturismo in Italia oggi coinvolge 25mila aziende per un business di 2,5 miliardi. Movimento Turismo del Vino ha celebrato l’anniversario a Firenze.

L’enoturismo italiano festeggia i suoi primi 30 anni: tre decenni di storia legati a doppio filo alla Toscana, da quando, quella domenica 9 maggio del 1993, 100 cantine della regione con l’iniziativa Cantine Aperte decisero di aprire per la prima volta le loro porte ai visitatori.

Da questo esempio di capacità di fare squadra ha preso il via il Movimento Turismo del Vino e la moda dei winery tours in Italia.

Una piccola-grande rivoluzione che ha cambiato le imprese di produzione e persino il peso del vino nel business turistico nazionale.

Oggi in Italia l’offerta di enoturismo riguarda oltre 25mila aziende per un business di 2,5 miliardi.

Per celebrare questo anniversario, Movimento Turismo del Vino Toscana ha premiato a Palazzo Vecchio a Firenze 19 cantine aderenti che hanno contribuito a vario titolo allo sviluppo del turismo enoico in questi 30 anni.

Trent’anni che rappresentano un percorso fatto di crescita, nuove professionalità, investimenti e che ha sempre visto la Toscana come un faro di orientamento – sottolinea la presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana Violante Gardini Cinelli ColombiniTrent’anni che hanno permesso alle cantine toscane di diventare un punto di riferimento a livello internazionale per l’enoturismo grazie alle loro diverse tipologie di offerta; il lavoro svolto dal Movimento Turismo del Vino Toscana è servito a far crescere questo modello anticipando le tendenze e allo stesso tempo anche per lanciare le novità sia in termini enologici sia di accoglienza. Oggi l’offerta è cambiata radicalmente, le cantine sono sempre accessibili al pubblico e MTV Toscana è il locomotore della loro evoluzione”.

Fondatrice e presidente per i primi nove anni del Movimento Turismo del Vino nazionale, nel 1993 Donatella Cinelli Colombini ebbe l’intuizione di trovare un format che attraesse i wine lover in cantina, dando di fatto il via all’enoturismo in Italia: “in tutta Italia c’erano solo 25 cantine accessibili al pubblico in modo permanente, oggi sono 25mila per un business che vale 2,5 miliardi. Un processo che è partito dalle pionieristiche prime 100 aziende toscane che unirono le forze nella prima edizione di Cantine Aperte. Oggi il turismo del vino dura almeno 9 mesi all’anno e ha molte forme, ad esempio i wine wedding o matrimoni nelle vigne, in cui, ancora una volta, primeggia la Toscana” ricorda l’ideatrice di Cantine Aperte.

Oggi in Italia l’offerta di enoturismo riguarda oltre 25mila aziende per un business di 2,5 miliardi

vino e bicicletta, una delle tante abbinate dell’enoturismo

La Toscana – dice la vicepresidente della Regione Stefania Saccardiè stata promotrice dell’enoturismo fin dagli anni ’90, accanto al lavoro delle aziende, degli operatori e dei loro rappresentanti, le associazioni come il Movimento Turismo del Vino hanno giocato un ruolo fondamentale, che ha visto delineare sempre più i contorni e la precisa identità dell’enoturismo di oggi che si fonda su tre pilastri: qualità, bellezza, ambiente. L’enoturismo è legato in modo indissolubile ai nostri prodotti, alla loro tipicità e genuinità e all’unicità del territorio. Questa è la nostra formula e il compito di tutti, istituzioni, imprenditori, operatori è quello di renderla sempre più efficace e attrattiva”.

Un 30esimo compleanno che segna un traguardo importantissimo non solo per le aziende del vino della Toscana, ma per il concetto stesso di turismo esperienziale – aggiunge la vicesindaco e assessore al Turismo del Comune di Firenze Alessia BettiniUn approccio che in questo settore ha trovato ispirazione con l’apertura delle cantine e dei vigneti a un pubblico interessato non alle visite mordi e fuggi nei nostri territori ma ad entrare a far parte, anche se per un breve periodo, di un mondo che rimanda a tradizioni e culture antichissime. Una visione oggi sempre più necessaria per alleggerire le nostre città dal turismo divenuto troppo impattante per i pochi chilometri quadrati dei centri storici, andando al tempo stesso a promuovere e valorizzare le bellezze e la ricchezza culturale dei territori circostanti, che con le città hanno un legame forte dal punto di vista storico, artistico e paesaggistico“.

Le cantine premiate sono state suddivise in sei categorie: premio Cantina di rilevanza paesaggistica e/o naturalistica consegnato a La Maliosa, Tolaini Winery, Villa La Ripa, Santavenera – Casa Vinicola Triacca; premio Cantina di rilevanza storica, architettonica e artistica a Fattoria del Colle, Lamole di Lamole, Campo alle Comete, Podere La Regola; premio Cantina dotata di offerta innovativa (sia enologica che turistica) per Fattoria Acquaviva Bindella e Castello di Querceto; premio Cantina con organizzazione di incoming (tra cui ricettività, ristorazione, servizi di animazione) assegnato a Tenuta di Capezzana, Dievole – Tenuta Le Colonne, Podere Marcampo; il riconoscimento Cantina piccola con accoglienza familiare è stato invece riservato a Capannelle, Franco Pacenti, Società Agricola Marini Giuseppe, Fattoria di Vetrice; premio Brand Famoso/Marchio Storico per Carpineto e Marchesi Gondi.

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