Il nuovo stop all’accordo di libero scambio tra Ue e Australia chiama in causa il Prosecco. Il Consorzio di Tutela della Doc: “Prosecco non è la causa. Incomprensibile non riconoscimento nostra IG”.
L’interruzione dei negoziati che ha fatto saltare nuovamente l’accordo di libero scambio tra Ue e Australia (si parla di un commercio di beni tra cui vino, carni e formaggi pari a quasi 56,7 miliardi) ha coinvolto anche il Prosecco, la cui tutela nella Land Down Under per ora è saltata, fino a nuovi, eventuali accordi.
In difesa della denominazione, e per smentire alcune voci che individuerebbero nel tentativo di protezione della IG Prosecco da parte della Ue una delle cause dell’interruzione dei negoziati, è intervenuto il Consorzio di Tutela Prosecco Doc attraverso il presidente Stefano Zanette: “a nostro avviso – dichiara Zanette – non è il tema Prosecco il motivo della mancata conclusione dell’accordo tra Ue e Australia che, a quanto ci è dato a sapere, si è interrotta per le pretese australiane di accesso al mercato Ue, richieste ritenute irricevibili dai negoziatori europei“.
“Per quanto ci riguarda – conclude il presidente del Consorzio – ritengo incomprensibile l’atteggiamento dei produttori australiani che si ostinano ad opporre il riconoscimento della nostra IG, nonostante gran parte dei paesi importatori abbiano già protetto la nostra denominazione, non ultimi Nuova Zelanda e Cina, due dei più importanti mercati per il vino australiano”.

le colline del Prosecco in Veneto
L’accordo di libero scambio tra l’Ue e Australia è in preparazione dal 2018 e tutto lascia supporre che, per l’ennesima volta, non si concretizzerà a breve, dopo che l’ultimo tentativo di concluderlo è fallito.
I negoziatori si erano incontrati a Osaka, in Giappone, per un nuovo ciclo di confronti a margine di una riunione ministeriale del G7.
I colloqui avrebbero dovuto rappresentare il “punto di arrivo” dopo il lavoro tecnico dietro le quinte, per colmare le lacune rimanenti e raggiungere un accordo provvisorio a livello politico.
Ma così, almeno per ora, non è stato.