Conegliano Valdobbiadene, nel 2023 vendite -10%, valore a +4,7%

di Antonio Tosi

Il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg chiuderà il 2023 con un calo delle vendite della denominazione del -10% (-6% in volume all’estero) ma un +4,7% in valore.

Dopo un 2022 di numeri importanti, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg si appresta a chiudere il 2023 con un calo del 10% delle vendite sul 2022, una riduzione dei volumi sull’estero del -6% ma un aumento in valore stimato a +4,7%, che garantisce stabilità alla denominazione.

Lo si evince dal rapporto economico 2023 del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, curato dal Cirve dell’Università di Padova.

La presentazione del rapporto economico è un momento di riflessione indispensabile per la nostra denominazione – afferma Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio di TutelaL’anno che stiamo per chiudere è stato molto complesso, ma alla complessità e all’evolversi repentino degli eventi ormai siamo abituati. Dopo un inizio 2023 molto lento abbiamo recuperato negli ultimi mesi e oggi registriamo una flessione assestandoci nuovamente sui valori pre-pandemici. Lo scorso anno infatti ha rappresentato un’eccezionalità, e i dati di oggi sono più fedeli alle reali potenzialità della denominazione. L’aumento del valore del 4,5% ci rassicura e ci conferma che il lavoro sul posizionamento del prodotto continua a essere vincente”.

La riduzione dei volumi venduti nel 2023 è il risultato di comportamenti diversi osservati nei vari canali di distribuzione.

Per quanto riguarda il mercato italiano, la ristorazione, sostenuta soprattutto dalla crescita del flusso di turisti stranieri, sta mantenendo i volumi mentre si nota una decrescita nella gdo.

Il volume di vendite in gdo considerato il periodo ottobre 2022 – ottobre 2023 risulta inferiore a quelle dello stesso periodo dell’anno precedente del 6,5%, contro un aumento in valore pari al 2,3%.

Con il passare dei mesi, tuttavia, la domanda nel 2023 si sta riallineando con quella dell’anno precedente e nel trimestre luglio-settembre 2023 le vendite in grande distribuzione sono cresciute rispetto al 2022 del 3,4% in volume e del 6,8% in valore.

Per quanto riguarda il 2022, si registra invece la vendita di 100.081.088 bottiglie di spumante per un valore di quasi 607 milioni di euro.

Il mercato italiano, che rappresenta il 60,2% delle vendite, lo scorso anno ha assorbito 57 milioni di bottiglie, per un valore pari a 365,5 milioni di euro.

Rispetto alla suddivisione per aree geografiche si evidenzia che il Nordest assorbe ancora la quota maggiore di prodotto con il 37,3% dei volumi, segue il Nordovest con il 30,7%, il centro con il 22,1% e chiudono il sud e le isole con il 9,9%.

Per quanto concerne il mercato estero, ancora saldamente in testa il Regno Unito che, con una quota del 23,1% a valore, si conferma il paese che importa più prodotto (10.300.000 bottiglie) e che rende il maggior valore (56 milioni).

Segue la Germania con 8,1 mln di bottiglie per 50,7 milioni di euro in valore e la Svizzera con poco più di 6.300.000 di bottiglie per più di 33,4 milioni.

Per quanto riguarda il 2022, si registra invece la vendita di 100.081.088 bottiglie di spumante per un valore di quasi 607 milioni di euro

vendemmia eroica tra le colline del Conegliano Valdobbiadene

La denominazione quest’anno ha goduto degli effetti dei processi di innovazione digitale che hanno avuto una forte accelerazione a partire dall’anno della pandemia. In particolare, sono state aggiornate tutte le fasi della produzione e distribuzione con una decisa virata al digitale – afferma Eugenio Pomarici, curatore del rapporto economico per il Consorzio Questo percorso ha comportato il potenziamento generale delle dotazioni hardware e software, e anche, in particolare, un maggiore ricorso alla digitalizzazione per la gestione della cantina, delle relazioni con i clienti e il tracciamento dei flussi fattori/prodotti. Si è trattato di intervenire in molti casi in modo profondo e complesso nell’organizzazione dei processi aziendali e nel 2023 è stato possibile vedere la piena manifestazione dei benefici ricercati”.

Un’altra ragione della tenuta in un anno come quello che sta per terminare risiede nell’impegno per la sostenibilità che sta guidando la Denominazione da diversi anni.

Il profilo di immagine del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg è in pole position fra i diversi vini spumanti – afferma Enzo Risso, direttore scientifico IpsosLa recente indagine realizzata da Ipsos su un campione complessivo 1000 italiani e 500 giovani mostra un quadro positivo del positioning del vino delle colline. In una scala di voto da 1 a 10, il 70% degli italiani assegna al Conegliano Valdobbiadene un voto ottimo, tra l’8 e il 10, superando tutti gli altri vini, compreso Champagne, Franciacorta e Trento Doc.”

L’ENOTURISMO ELEMENTO CHIAVE PER IL RILANCIO
I flussi turistici nel territorio di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg registrano una crescita continua dal 2022 fino ai primi sette mesi del 2023; in particolare aumentano del +16% gli arrivi e del +12,2% le presenze nel periodo gennaio-luglio 2023 rispetto allo stesso lasso di tempo del 2022.

La domanda internazionale cresce con tassi di oltre il +20% rispetto al 2022, mentre quella domestica, che già aveva recuperato terreno gli anni scorsi, si è mantenuta su un ritmo di crescita più contenuto.

Se la dinamica osservata fino a luglio sarà confermata, il 2023 sarà l’anno del recupero e probabilmente del sorpasso rispetto ai valori pre-covid del 2019.

Euromonitor prevede che la spesa globale dei viaggiatori che combinano affari e tempo libero sarà più che raddoppiata entro il 2027 rispetto al 2021.

Queste tendenze si riflettono anche sulle declinazioni turistiche specifiche come l’enoturismo, rispetto a cui si denota una crescente attenzione non solo per l’orientamento alla sostenibilità delle aziende ma anche per la dimensione sociale e per i pacchetti di attività proposti.

I flussi turistici nel territorio di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg sono aumentati del +16% negli arrivi e del +12,2% nelle presenze nel periodo gennaio-luglio 2023.

la sede del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg

Tra i viaggiatori europei, le proposte legate ai paesaggi rurali e le attività enogastronomiche sono le più ricercate per i viaggi della seconda metà dell’anno 2023 – spiega Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo e presidente dell’Associazione Italiana Turismo EnogastronomicoSono indicate rispettivamente dal 17,4% e dal 16,3% dei turisti del Vecchio Continente, ossia circa 21,3 e 19,9 milioni. 6,2 milioni, invece, chi viaggia con motivazione primaria l’enogastronomia. Uno scenario simile si ravvisa nel nostro Paese, dove nel 2023 quasi 6 italiani su 10 hanno svolto un viaggio con motivazione primaria l’enogastronomia”.

Nel 2022 è infatti continuata la ripresa della frequentazione delle cantine da parte dei visitatori enoturistici che sono aumentati del 7,5% rispetto al 2021.

Circa il 45% delle aziende ha ospitato tra 500 e 5mila visitatori, un altro 41% tra 200 e 500, mentre quasi il 7% di imprese ha accolto invece più di 5mila visitatori.

Per quanto riguarda la provenienza, nel 2022 i visitatori dal Veneto sono stati in media il 40% (contro 46,1% nel 2021 e 39,3% nel 2019), quelli dal resto d’Italia il 33,1% (contro 34,5% nel 2021 e 31% nel 2019) e quelli stranieri il 26,8% (contro 19,5% nel 2021 e 29,7% nel 2019).

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