Venerdì 1 dicembre, con diretta streaming sul proprio canale Youtube, Fondazione Edmund Mach renderà noti i migliori vini Piwi tra i 110 iscritti al terzo concorso FEM.
Venerdì 1 dicembre, con diretta streaming sul proprio canale Youtube, Fondazione Edmund Mach assegnerà la palma dei migliori vini Piwi tra i 110 iscritti alla terza edizione della rassegna dedicata ai vini resistenti promossa dalla stessa Fondazione trentina.
Nei giorni scorsi una commissione di enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori del mondo agroalimentare, coadiuvati dagli studenti del corso enotecnico, ha valutato le diverse etichette di vini Piwi in gara provenienti da varie regioni d’Italia e ha scelto i vincitori per le categorie rossi, bianchi, orange, metodo classico, frizzanti e passiti.
La premiazione del 1 dicembre sarà parte di un convegno scientifico in cui FEM illustrerà la propria attività di ricerca e sperimentazione sulle varietà tolleranti che, grazie alla collaborazione del consorzio Civit, ha portato a iscrivere nel Registro nazionale delle varietà di vite quattro nuove selezioni provenienti dall’attività di miglioramento genetico: Termantis, Nermantis, Charvir e Valnosia.
Di recente, tramite il progetto Vevir queste varietà sono risultate adatte alla coltivazione in Trentino accanto a Solaris, Souvignier gris, Bronner, Palma, Johanniter e Pinot Regina.

la commissione di valutazione al lavoro
Il Registro nazionale comprende ad oggi 36 varietà Piwi.
In Veneto si trova il numero più elevato di superfici coltivate, a cui fanno seguito Emilia, Marche, Lazio e Piemonte, ultime regioni ad autorizzare la coltivazione.
Per quanto riguarda la resistenza, FEM ha intrapreso invece un’attività di breeding realizzando piani di incrocio sin dal 1987, che oggi producono circa 35-40mila semi l’anno suddivisi in circa 100 combinazioni.
L’attività prevede anche incroci (piramidazione) che permettono di selezionare genotipi che sono portatori di molteplici caratteri di resistenza verso le diverse malattie (tra cui oidio, peronospora, marciume nero).
Per rendere più efficiente la fase di selezione si utilizzano le tecniche di selezione con marcatori legati ai caratteri di resistenza alle malattie fungine.