Federvini e Alleanza delle Cooperative Italiane–Agroalimentare danno vita a Fondazione Vino Patrimonio Comune, un progetto a sostegno delle imprese vinicole e dei prodotti italiani.
Un nuovo progetto a sostegno del vino Made in Italy: Federvini e Alleanza delle Cooperative Italiane–Agroalimentare danno vita a Fondazione Vino Patrimonio Comune con l’obiettivo di consolidare il valore del vino italiano e contribuire alla difesa e al sostegno del patrimonio delle imprese vitivinicole del paese verso modelli di sviluppo sostenibili.
Il primo mandato di presidente della Fondazione, dotata di un comitato scientifico, è stato affidato a Marcello Lunelli, vicepresidente di Cantine Ferrari, mentre alla vicepresidenza è stato designato Luca Rigotti, presidente di Gruppo Mezzacorona e coordinatore del settore vitivinicolo di Alleanza delle Cooperative.
Un vino autentico, per il quale è accertata la tipicità e la corrispondenza con il territorio di origine, è sinonimo di rispetto verso i consumatori e di garanzia nelle relazioni commerciali.
Da questa esigenza di autenticità, diffusa in Italia e in Europa, è nato il progetto no profit di Vino Patrimonio Comune, per offrire una risposta alle necessità delle aziende associate e uno strumento a disposizione degli operatori del settore vitivinicolo.
La filiera vitivinicola nazionale verrà sostenuta attraverso un sistema di coordinamento delle sue competenze tecniche e strategiche.
In particolare, la Fondazione opererà per studiare i profili di autenticità e sostenibilità di prodotti, imprese e territori, qualità alla base dell’apprezzamento del Made in Italy nel mondo.
“Celebriamo oggi la costituzione di una Fondazione che nasce dai produttori per i produttori per rafforzare e consolidare il valore del vino e la sua viticoltura quale ambasciatore dell’italianità nel mondo – sottolinea Marcello Lunelli, presidente della Fondazione Vino Patrimonio Comune – Un progetto ambizioso, pioneristico nella sua ideazione, che vuole imprimere un forte indirizzo di sistema in grado di contribuire alla difesa e alla valorizzazione del patrimonio delle imprese vitivinicole, supportando l’avvio in sicurezza del processo di innovazione tecnologica e organizzativa dell’ecosistema vitivinicolo verso modelli di sviluppo sostenibili che salvaguardino la qualità e la redditività lungo tutta la catena del valore. Intendiamo mettere in relazione le imprese, il consumatore e il mercato, con gli enti pubblici preposti alla ricerca, alla tutela e valorizzazione delle produzioni vitivinicole italiane ed i best performer di organizzazioni, consorzi, enti di ricerca, supply chain, imprese e mondo trade”.

il vino italiano, un patrimonio da preservare
Quello della Fondazione Vino Patrimonio Comune è un percorso avviato in una prima fase embrionale nel 2020 con uno studio preliminare sulla variabilità dei rapporti degli isotopi stabili dell’ossigeno e dell’idrogeno dell’acqua del mosto/vino, in relazione alle principali variabili naturali e di processo agronomico ed enologico.
Dal progetto pilota è derivata la definizione del profilo isotopico dell’acqua dei mosti e dei vini, grazie al quale ha poi iniziato a prendere forma la prima Banca Dati Sperimentale Vino Patrimonio Comune 2020-2023.
Uno studio che, a partire dalla vendemmia del prossimo anno, si amplierà ancora coinvolgendo un maggior numero di attori delle istituzioni, della ricerca, delle imprese, degli enti di certificazione e degli stakeholder commerciali del mondo del vino.