La sostenibilità al centro delle agende politiche internazionali

di redazione

Alla conferenza ministeriale del G20 il ministro Bellanova chiede alla comunità internazionale delle scelte coraggiose e responsabili per l’economia e l’agricoltura.

Tra poche settimane l’Italia assumerà per la prima volta la presidenza del G20. È mia intenzione fare in modo che il percorso che ci porterà fino al vertice dei Capi di Stato e di Governo di Roma nel 2021 valorizzi anche il contributo determinante dell’agricoltura nello sforzo di ripresa delle nostre economie, ed alla loro trasformazione nel senso di una sempre maggiore resilienza verso future crisi globali. L’economia potrà ripartire soltanto se siamo in grado di fare scelte coraggiose e selettive. Io credo che gli investimenti sui sistemi agroalimentari debbano puntare sulla sostenibilità e sulla resilienza per innescare quei processi virtuosi di cui c’è più bisogno, come ha dimostrato proprio la pandemia” così il ministro Teresa Bellanova nel suo intervento a chiusura alla Ministeriale G20 dell’Agricoltura, svoltosi in videoconferenza, sotto la Presidenza Saudita.

Centralità dei sistemi alimentari, sostenibilità, resilienza, inclusione, lotta agli sprechi e alle eccedenze: sono state queste le parole chiave declinate durante l’intervento. “La sostenibilità nelle sue tre dimensioni sociale, ambientale ed economica, deve essere di conseguenza l’obiettivo prioritario delle nostre politiche perché abbiamo la responsabilità di produrre cibo sano, accessibile e remunerativo per gli agricoltori ma dobbiamo assicurare anche che la produzione di questo cibo avvenga attraverso pratiche e processi che preservano l’ambiente“.

Questo Tavolo G20 – ha detto ancora Bellanova – ci offre la possibilità di condividere una visione di agricolture sostenibili capace di tenere conto delle diversità tra sistemi produttivi e capace di inclusione dei più fragili. E mi riferisco nello specifico alla posizione delle donne che operano nel settore, che non sempre hanno pari diritti rispetto agli uomini. Dobbiamo unire le nostre forze perché venga assicurato un lavoro dignitoso a ogni attore della filiera agroalimentare. La sfida – ha sottolineato il ministro – è riuscire ad immaginare una strategia politica che consenta a tutti noi di sviluppare nel proprio paese un sistema agroalimentare che sia sostenibile e coerente con la storia e la cultura del paese, la geografia del territorio, fornisca la giusta remunerazione a tutti gli attori della filiera e contribuisca allo sviluppo rurale delle aree più marginali. Con l’ausilio di scienza e tecnologia – conclude la Bellanova – che ci possono aiutare sia per modernizzare ulteriormente le nostre agricolture che per ridurre le perdite e gli sprechi alimentari, utilizzando le eccedenze e riutilizzando gli scarti“.