Crisi Covid, Maeli rilancia e cresce di 11 ettari

di Giambattista Marchetto

L’azienda dei Colli Euganei è impegnata da anni nella valorizzazione del Moscato Giallo. E per Natale punta su regali 100% euganei.

Come molti piccoli produttori che seguono tutto personalmente, dalla coltivazione del vigneto alla vendita del vino, Maeli ha sofferto e sta soffrendo la crisi legata al Covid. La cantina “vulcanica” dei Colli Euganei guidata da Elisa Dilavanzo ha subito infatti la frenata brusca del mondo horeca, ma nonostante questo in questi mesi ha guardato oltre e, con una mossa controcorrente, ha acquisito 11 ettari vitati, ampliando la tenuta a 45 ettari di cui 24 a vigneto, tutti su suoli di origine vulcanica.

Questo territorio vulcanico ha una marcia in piùrimarca Dilavanzo dalla tenuta di Baone – perciò siamo impegnati nella proposta di un vino che diventi sempre più biglietto da visita per il turismo enogastronomico del territorio. Proprio per questo, da quando siamo usciti dal primo lockdown, in Maeli abbiamo organizzato 35 eventi in cantina con il nostro vino protagonista insieme ai prodotti tipici, alla musica, alle escursioni a piedi e in bicicletta, creando l’occasione per far conoscere le eccellenze gastronomiche dei Colli Euganei. Non tutti sanno che grazie al particolare microclima qui maturano persino i fichi d’india e lo zafferano”.

CASSETTE REGALO 100% EUGANEE
Da questa multiformità di specialità enogastronomiche è nata l’idea delle Cassette di Natale 100% Euganee proposte da Maeli per le festività 2020. Nelle casse i vini si accompagnano al raro miele di ciliegio, alle confetture di giuggiole e fichi d’india, all’olio, allo zafferano di produzione limitatissima, al panettone artigianale d’autore, alla farina di mais bramata macinata a pietra con cui son fatti i zaeti. “Tutte chicche che nascono dentro i confini dei Colli Euganei – sottolinea Elisa Dilavanzo – E ora gli ordini arrivano anche dall’Inghilterra”. E dall’estero vengono anche le adesioni dei winelovers alle degustazioni online di Maeli.

 

LA “MISSIONE” MOSCATO GIALLO
Nata da un’idea di Elisa Dilavanzo, Maeli rappresenta un’esperienza unica nel suo genere ed esprime la versatilità di un vitigno che tutti credevamo di conoscere e che invece ha ancora molto da rivelare. Lo studio e la valorizzazione del Moscato Giallo Fior d’Arancio rappresentano infatti la missione della cantina di Baone, sostenuta sin dall’inizio dai fratelli Bisol (viticoltori di Prosecco di Valdobbiadene da 21 generazioni).

L’unicità del vitigno autoctono, nato da un incrocio tra un clone di Moscato e di uno di Chasselas, si esprime dai terreni di origine vulcanica dei Colli Euganei con finezza, eleganza e longevità, distinguendosi da altri moscato nel mondo.
Attualmente Maeli è l’unica cantina ad aver declinato il Moscato Giallo in cinque versioni differenti: spumante dolce, metodo classico brut nature, vino frizzante imbottigliato con i propri lieviti e rifermentato in bottiglia secondo il metodo ancestrale, vino fermo secco, passito. Tutti i vini escono almeno dopo due anni dalla vendemmia, per esprimere attraverso l’affinamento al meglio complessità aromatica, struttura e carattere.