Dal 1994, debutto dell’Anteprima, produzione Nobile Montepulciano cresciuta del 98,8%. Nel 2023 esportato il 66% di bottiglie. Decolla il marchio bio, che vale il 44,7% delle vendite in Italia e il 70% all’estero.
nobile di montepulciano docg
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Il Vino Nobile di Montepulciano con uno sprint finale chiude il 2023 in recupero sui mercati (-3,8%) e si prepara all’Anteprima 2024 (10-12 febbraio) per festeggiare il trentennale della Docg.
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La consueta indagine di Vinonews24 tra i Consorzi mostra un prudente ottimismo per l’anno appena iniziato, dopo l’archiviazione di un 2023 non facile e in frenata rispetto al quale il mondo del vino italiano sceglie di guardare il bicchiere mezzo pieno.
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Mentre l’Abruzzo vorrebbe l’esclusiva di utilizzo del Montepulciano (vitigno) in etichetta, da Montepulciano (il borgo) rilanciano sull’unicità della denominazione. Dalle Marche si chiede trasparenza per il consumatore.
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Degustazione delle prime cinque annate (2016-2020) di Alboreto Vino Nobile di Montepulciano Docg da quando Fattoria della Talosa ha scelto la purezza del sangiovese.
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Il Comitato Nazionale Vini ha approvato la proposta di disciplinare Pieve per il vino Nobile di Montepulciano: prima annata 2021 in uscita a gennaio 2025. Permesse solo uve di proprietà da vitigni di almeno 15 anni.
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Maggiore autenticità nel bicchiere e un’attesa crescente per l’approvazione delle Pievi segnano l’Anteprima 2023 della Denominazione green d’Italia.
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Dopo un primo triennio di progetti, in continuità confermati anche i vice Susanna Crociani e Luca Tiberini. Rossi: “obiettivo visione univoca della denominazione e coinvolgimento della base sociale”.
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Dopo un iter di tre anni, la certificazione per l’intera denominazione. Secondo Andrea Rossi, presidente del Consorzio, “un percorso strategico e di educazione ai nuovi assetti manageriali condiviso con le imprese”.